“La geometria è solo musica cristallizzata.”
Pitagora (570 a.C. - 495 a. C.)
Nel 1787 il musicista e fisico tedesco Ernst Chladni pubblicò “Scoperte sulla teoria dei suoni.” un testo che pose le basi di quella disciplina che poi assunse il nome di acustica.
Ma lo scienziato con la sua opera fece molto di più: escogitò un modo per rendere visibili gli effetti delle onde sonore.
I suoi studi vennero ripresi solo nel ventesimo secolo, quando Hans Jenny dimostrò una volta per tutte come il suono influiva di fatto sulla struttura della materia fisica che sottoposta a determinate frequenze prendeva la forma di sfere, cristalli, spirali che ricordavano le galassie. E che la musica produceva forme complesse simili alle strutture cellulari degli organismi viventi. Non solo.
Secondo le sue teorie, tutta la creazione non è che una sinfonia di suoni e vibrazioni e tutta la materia dell’universo è solo la forma visibile di un onda invisibile.
Jenny si convinse addirittura che la vita stessa fosse il risultato delle singole vibrazioni di ciascuna nostra cellula: in altre parole, che ognuna di esse avesse il suo suono, la sua nota.
Di certo, questi studi provarono che il suono è in grado di influenzare la struttura di un corpo fisico. E che la musica può suscitare lo stesso effetto anche negli esseri viventi. Agendo sulla forma stessa delle nostre cellule e del nostro animo.
È a queste teorie che è ispirato il progetto Soundproof.
Dalla consapevolezza la musica è energia. E che come tale, è materia.
“The wave is not the water. The water merely told us about the wave moving by.”
Buckminster Fuller (1895-1983)
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